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Eventi

Azzano Decimo, 8 giugno

Sabato 8 giugno sono stato invitato come ospite con i tessuti al saggio di fine anno della società di ginnastica artistica di Azzano Decimo.
Un pomeriggio interessante, a parte il diluvio che c’era fuori dal palazzetto. Montaggio del tessuto senza troppi intoppi e Gianluca che ha svolto i ruoli di macchinista per la mia scena e di supporto morale in maniera eccellente! Il mio momento era nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo del saggio, è stato molto bello e apprezzato, a seguito un po di foto di questa bella esperienza!

Giovanni

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Spettacolo

Equilibrio a due – 5 maggio 2013

“In questo momento ci sono più di sette miliardi di persone al mondo.
Qualcuno ha paura.
Qualcuno è tornato a casa.
Altri mentono per superare la giornata.
Altri stanno affrontando la verità.
Alcuni uomini sono cattivi e fanno la guerra ai buoni.
Altri sono buoni e lottano per un mondo migliore.
Sette miliardi di persone al mondo, sette miliardi di anime. E qualche volta te ne serve una sola.”
Una breve descrizione riguardo lo spettacolo che abbiamo messo in scena il 5 maggio 2013, nella palestra dell’istituto salesiano Bearzi.
Tramite l’acrobazia e la danza sui tessuti abbiamo raccontato la storia di una coppia, o forse di tante coppie che hanno storie simili. E di come l’amore sia una forza inarrestabile se vissuto a pieno, capace di superare qualsiasi ostacolo anche se a prima vista insormontabile.
Una storia in cui le musiche e i testi si collegano tra loro, mantenendo un alto livello emotivo lungo tutta la durata dello spettacolo.
Emozioni forti, intense e reali, vissute sia da noi sui tessuti, sia dal numeroso pubblico presente in palestra. Emozioni che alla fine dello spettacolo sono rimaste un po dentro ognuno di noi, continuando a farci sognare…

“Tutte le storie che amiamo hanno una fine, ma è proprio perché finiscono che ne può cominciare un’altra, perché sappiamo che la vita non è solo un’interminabile replica di uno spettacolo che non avrà mai luogo. “

Giovanni
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Eventi

VariEtà

 

Verso inizio novembre sono stato invitato a un evento in programma a Portogruaro, uno spettacolo chiamato variEtà, il cui ricavato sarebbe andato al A.N.D.O.S. onlus (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno).
Il tema dello spettacolo era proprio la donna, quindi la coreografia doveva avere qualcosa che richiamava questo tema. Ho trovato per l’occasione una musica che avevo in testa di utilizzare da tempo, ma non ne avevo l’occasione. Ecco così che in un giorno di allenamento ho preparato la coreografia su “I was here” di Byoncè, musica perfetta per richiamare il tema dello spettacolo.
Domenica 16 dicembre arrivo dunque al teatro comunale Luigi Russolo di Portogruaro, accompagnato da Caterina come supporto morale e fotografa ufficiale dell’evento. Da lodare l’infinita pazienza che ha avuto per sopportare le lunghissime ore senza far niente, da quando abbiamo finito le prove (ore 11.00) all’ ora della mia coreografia (ore 18.30).
Il montaggio del tessuto la mattina procede senza problemi, tecnici disponibilissimi e gentilissimi, e un teatro stupendo in cui lavorare. Un po di preoccupazione però per la poca altezza in cui riuscivo a far stare a filo l’acrobazia finale, ma fatte un 2 prove per trovare le altezze giuste e ambientarmi tutto è tornato tranquillo.


Dopo una lunghissima attesa, con però una piacevole passeggiata alla scoperta della sconosciuta Portogruaro e delle anatre immense che abitano il fiume che la attraversa, finalmente l’ora dello spettacolo.

Durante lo spettacolo intervengono delle scuole di danza e di ginnastica artistica con delle coreografie, e il tutto è intervallato da una scuola di recitazione di bambini molto simpatici.
Il mio momento è verso il finale, non nascondo un po di emozione prima di iniziare.
Si chiude il sipario, scende il mio tessuto dall’alto e mi posiziono. Attendo la fine della mia presentazione ascoltando i lettori attraverso il sipario. Si apre il sipario, cerco di guardare la platea ma non vedo niente se non le luci segna passo del corridoio centrale, i fari puntati su di me mi impediscono di vedere altro. Musica. Inizia la coreografia.
Incredibile, quando salgo sul tessuto cambia tutto. Mentre avevo i piedi per terra un sacco di emozioni e pensieri nella testa, ma appena staccato da terra invece sto subito bene. Io, il tessuto e la musica. Mi sento tranquillo e tutto va come deve andare. Il tessuto mi da una sicurezza incredibile.
A un certo punto sono cosi preso dalla coreografia che non capisco più neanche da che parte è il pubblico, e devo fare uno sforzo per capire dove voltarmi a guardare e sorridere.
La coreografia finisce perfetta, sono contento è stato bello. Mi prendo gli applausi e finisce tutto. In questo momento capisco che le ore di attesa del pomeriggio sono valse la pena, come tutti gli allenamenti in cui ho stressato tutti sempre con la stessa musica. L’emozione mia e del pubblico era proprio bella e vera.
Un grazie a Cate per essermi stata vicino tutto il giorno, ai tecnici del teatro per la loro disponibilità e agli organizzatori dello spettacolo per avermi chiamato a questo bell’evento.

Giovanni