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Ballando sul fiume

In una soleggiata giornata d’autunno abbiamo deciso di appenderci al ponte di Salt di Povoletto e goderci una bella mattinata sui tessuti.

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Rifugio Tolazzi

Agosto. In un caldo e assolato pomeriggio siamo ospiti dagli amici Sara e Alberto del Rifugio Tolazzi. Il Tolazzi è situato nel cuore della Carnia, punto di partenza e di arrivo di fantastiche camminate che attraversano le valli e toccano delle cime di straordinaria bellezza. Posto di ristoro e accoglienza per tutti gli alpinisti, escursionisti, amanti della natura e curiosi che si inoltrano su queste montagne che alla fine della giornata si rilassano in un luogo amico.

Alla fine di questa giornata di Agosto, anche noi ci rilassiamo al Rifugio Tolazzi. Danzando in mezzo a cime rocciose e cieli blu infiniti, come solamente in montagna si possono respirare.

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Tumblerart e neve

L’inverno sta finendo, e la neve arriva a coprire le verdi montagne. Tutto nella norma, o quasi. In realtà il meteo sempre strano mi è perfetto. Posso tentare un progetto che avevo in testa da qualche mese, ma non ero mai riuscito a provare, vuoi per il lavoro o per la assenza di neve appunto…quindi la domenica mattina mi alzo di buon ora, carico in macchina lo zaino con il tessuto e gli sci (non si sa mai), e via verso la Carnia.

Arrivato a Fielis la neve purtroppo non è abbastanza per poter salire con gli sci e mi tocca abbandonarli da soli in macchina. Inizio a salire a piedi verso lo stavolo dell’amico Simone, la strada d’estate si fa in macchina, non sembrava molto lunga. D’estate era facile con l’attrezzatura nel bagagliaio della macchina.

Sudando un po’ arrivo finalmente allo stavolo, è un piccolo paradiso, difficile da descrivere a parole. Una piccola casetta nel mezzo di un solare pendio, circondata da stupendi boschi di pini. Il telefono non prende più e ci si stacca della civiltà. Grazie ai lavori fatti da Simone non manca nessuna comodità: un bel fuoco, tavolini e sedie fatte con i tronchi degli alberi, sdraio per prendere il sole sulla terrazza e naturalmente dei pali per appendere i tessuti tra gli alberi.

Mentre preparo l’attrezzatura riprende a nevicare. Il momento è perfetto. Tiro su il tessuto, tolgo gli scarponi e via. Il freddo è fortissimo, la sensibilità dei piedi l’ho persa praticamente subito, ma sono leggero come i fiocchi che scendono intorno a me. Sono felice in mezzo alla neve, in mezzo ai fiocchi, nel silenzio del bianco tutt’intorno. Che bellezza. Sono costretto a smettere quando anche le mani hanno perso sensibilità, non riesco più a tenermi sul tessuto. Si vede che è ora di bere un thè guardando la neve che scende in questo piccolo paradiso.

Grazie a Simone ed agli amici che erano su quel giorno per l’ospitalità ed il supporto, stupendi e gentilissimi. Presto torneremo verso la Carnia con i tessuti!

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Canebola

Prima di un inverno che sembra non arrivare mai, c’è stato un autunno che sapeva poco di autunno. Chi le capisce più le stagioni. Temendo che i sabati di tempo stabile e caldo finissero presto (illusi), ci organizziamo in fretta e furia per fare un tumbler picnic. Sabato, non domenica perché la domenica ci sono i cacciatori, e non vorremmo diventare salami, ci basta farli sui tessuti, o in caso mangiarli. Destinazione: bocchette di Sant Antonio, sopra Canebola. Siamo un bel gruppo e iniziamo bene la giornata. Con un caffè. Carichiamo il tumbler mezzo e inizia la salita verso gli alti prati. Saliamo con calma, picnic stye, fermandoci a bere caffè con amici e a guardare i fiori.

La gita di piacere finisce quando bisogna portare la struttura nel prato che abbiamo scelto. Vicino, ma mai abbastanza, al parcheggio. In realtà siamo bravissimi, la struttura la montiamo a tempo record e ci rendiamo subito conto di esserci presi uno spazietto in paradiso. Sospesi in aria, la pianura friulana si distende sotto di noi, in fondo il sole si riflette sul mare. Il vento poi ti ruota sul tessuto, e appare davanti agli occhi il Kanin, quasi incorniciato dal bosco di latifoglie antecedente sul crinale del Joanaz. Cielo limpido e leggera arietta, girandosi a testa in giù diventa poi tutto più magico. Il pavimento azzurro, infinito, e il Friuli completo sopra la testa. Magico. Abbiamo anche la musica, e siamo tutti rapiti dalla bellezza che ci contorna. Quando non si sale sul tessuto si sta distesi sul prato a godere del sole che scalda la pelle. Qualcuno passa tutta la giornata disteso…

 

Tra un acrobazia, un salame, una birretta e un altra acrobazia, la giornata finisce. Rimaniamo sui prati a guardare il tramonto, quasi ubriachi di bellezza dopo una giornata cosi. Amicizia, acrobazia e bellezza. Una giornata piena di gioia e spensieratezza. Ci è piaciuto cosi tanto il posto che qualcuno è tornato anche il giorno dopo, a prendere i pezzi dimenticati…

Consigliamo a tutti di fare un giro a guardare il tramonto da là un giorno, è davvero bello anche senza tessuti!

Gio

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Giornate in Natisone

Estate molto piovosa in questo Friuli, ma anche se non sembra è pur sempre estate! Quindi qualche bagno nel Natisone bisogna farlo, e come sempre questo splendido posto si trasforma in un super parco giochi in cui non ci si annoia mai!
Attività come slakline, arrampicata e danza aerea trovano qua un terreno ideale in cui essere svolte, avvolti da un ambiente affascinante come pochi.

Slakline:

E danza aerea:

https://www.youtube.com/watch?v=K9XDTmyQ8_Q

 

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Highline Gemona

Riporto l’ articolo che l’amico Marco Milanese ha pubblicato sul suo blog riguardante la nostra highline di domenica a Gemona del Friuli. L’originale lo trovate a questo indirizzo:

http://marcomilanese.wordpress.com/2013/12/12/highline-gemona/

Ed è proprio in vista del meeting che abbiamo giocato nella falesia alta di Gemona del Friuli. Tempio sacro di ogni arrampicatore, dove ognuno di noi a toccato la prima roccia. Diventa ora nuovo terreno di gioco, sembra quasi di scoprire un posto nuovo. Finalmente dopo tanto tempo di inattività riesco nuovamente a meditare su una semplice fettuccia.

I ragazzi di Tumblerart ovviamente sono stati spettacolari, ma non serve dire molto, basta guardare il video.

http://www.youtube.com/watch?v=W0-BxymnMZw

Oppure su Vimeo per i cellulari

http://vimeo.com/81694556

Aggiungo un paio di foto della giornata:

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Video GoPro

Ecco un piccolo assaggio di un po di riprese che abbiamo effettuato negli ultimi allenamenti con la nuova GoPro, a breve arriverà qualche altro video interessante!
Buon divertimento!

http://www.youtube.com/watch?v=Y7H0FYjVOSs&feature=share

Giovanni

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Video highline e danza aerea

Ecco anche il video della super giornata di sabato 14 Settembre fatto da Marco! Buona visione!!

http://www.youtube.com/watch?v=C9bw0o5pcR0

Giovanni

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Highline e tessuti sull’Ago di Villacco

Sabato 14 settembre l’amico Marco Milanese organizza un evento per festeggiare la sua prima highline nelle Alpi Giulie al rifugio Corsi. Una bella occasione per sperimentare una cosa che avevamo in mente da un po di tempo, e che eravamo riusciti a provare solo sul Natisone una settimana prima: appendere il tessuto sotto la slack e muoverci insieme, uno sotto sui tessuti, e uno sopra sulla slack!
Avevamo visto che in teoria funzionava il tutto, però sul Natisone era un po diverso, oltre la paura di cadere in acqua non c’erano molti altri problemi.
Sabato mattina arriviamo al Rifugio Corsi, dove il gestore Cristiano ci accoglie calorosamente. Impieghiamo una decina di minuti a prepararci e dividere il materiale e partiamo in gruppo verso l’ ante cima dell’Ago di Villacco. Oltre a me e Marco ci accompagnano anche Luca, Linda, Livio, Nasha, Diego e Andrea, un bel gruppone!
Arrivati in cima attrezziamo la highline in brevissimo tempo, grazie ad un super lavoro di squadra; Marco non resiste al richiamo della slack e appena è pronta parte subito con una passeggiata sul vuoto.
Dopo un po di giri con una super carrucola di costruzione di Livio da una parte all’altra della slak inizio a montare i tessuti.
Trasportarli in mezzo alla highline non è facile, e il vento li fa andare a incastrarsi e rovinarsi contro le rocce, cosi devo fare un po’ di nodi per poterli accorciarli. Finalmente è tutto pronto e scendo a inizio a fare le figure che mi ero programmato di fare.
È bellissimo.
Una sensazione di libertà davvero unica, un sacco di vuoto sotto i miei piedi che subito diventa sotto la mia testa quando mi giro a testa all’ingiù. Le montagne viste sottosopra sono bellissime, intorno a me ci sono spazi immensi, e io sono proprio in mezzo, che giro su me stesso appeso al tessuto. Una sensazione davvero bellissima!
Dopo qualche figura mi metto in posizione statica, e Marco inizia a camminare sula slack fino a raggiungermi, quando mi raggiunge scende anche lui sui tessuti e proviamo una figura insieme appesi sotto.
Bellissimo, con molta fatica poi torniamo alla cima dell’ago e anche Linda prova i tessuti e si diverte a fare un paio di figure nel vuoto.
Dopo un po di riposo io e marco torniamo a fare tutto il numero, e io torno a sentirmi libero ancora una volta appeso nel vuoto. Se non fosse per la stanchezza delle braccia sarei rimasto sui tessuti molto di più, ma tutte le manovre per tornare sulla carrucola e riportare i tessuti sulla cima sono molto faticose, e il secondo giro lo concludo davvero sfinito.
Un esperienza bellissima, con un gruppo di amici davvero fantastici in un posto da sogno. Un grazie a tutti i presenti sabato in cima all’Ago, un grazie a tutti quelli che erano al rifugio a guardarci, un grazie al rifugio Corsi e a Cristiano, un grazie a Marco Milanese.
Giovanni
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Natisone tra tuffi e tessuti

Sabato pomeriggio di agosto, temperatura folle, afa e caldo che fa sudare anche solo a stare seduti… per cercare un po di rinfresco vado con l’amico Paolo Cifoletti sul Natisone, all’altezza della località Ponte San Quirino. Casualmente mi porto dietro un tessuto e l’attrezzatura per arrampicare, visto che lungo le pareti del fiume c’è una falesia attrezzata per l’arrampicata sportiva. una bella vietta di riscaldamento, e in catena fisso il tessuto, che arriva a filo fino ai sassi alla base della parete.
Stare sui tessuti in un ambiente del genere, con il fiume ancora più basso rispetto alla base del tessuto e un sacco di vuoto intorno era come volare, dentro questo canyon verde e fresco! Davvero una bella esperienza, da ripetere assolutamente!!

Giovanni