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Spettacolo

Saggio di Fine Anno

Il saggio di fine anno è sempre un gran lavoro, ci sono tante cose da organizzare e sembra non arrivare mai, più si avvicina più sale la tensione, ma quando sei in scena non conta più nulla, sei solo tu, il tuo tessuto, la tua squadra, e capisci che ne è valsa la pena.

 

 

“La forza del circo è la capacità di regalare al pubblico uno spettacolo leggero come la tela dello chapiteau o come il tulle del tutù dell’equilibrista, ma pur sempre profondo come l’animo di un bambino.”

 

 

“Una danza tra razionalità e arte, un dibattito di emozioni che lascia spazio al vero essere interiore e ci ricorda che a volte basta poco per volare ed essere felici.”

 

 

“Il circo con i suoi trapezisti, saltimbanchi e acrobati è la tensione tra ciò che vorrebbe stare sempre in aria e la sua necessità di ricadere a terra.”

 

 

“Una volta aver provato l’ebrezza del volo, quando sarai di nuovo coi piedi per terra, continuerai a guardare il cielo.”

 

La squadra di quest’anno! Ci vediamo a settembre!!

 

 

Foto: Luca Mansutti e Luca Bertoni

Album completo

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Eventi

Friuli Doc

Nel cuore di Udine, davanti alla Biblioteca comunale in piazza Marconi, per tre giorni abbiamo portato l’arte aerea nello spazio urbano, trasformando un angolo a noi molto familiare della città in un palcoscenico sospeso. La partecipazione a Friuli Doc, evento di punta della città di Udine, è stata per noi un’occasione speciale ed emozionante.

Tutto è iniziato con un attraversamento in equilibrio sulla highline sopra la piazza, che ha catturato l’attenzione dei passanti e creato un’atmosfera quasi irreale. Una volta agganciato il tessuto, lo spettacolo è proseguito con le nostre coreografie aeree.

Un sentito grazie a Marco Milanese, il cui contributo tecnico ha reso possibile questa esperienza.

www.marcomilanese.com

www.friuli-doc.it

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Eventi

Xtreme Days Festival

Anche quest’anno abbiamo partecipato agli Xtreme Days Festival di Sacile, non più da spettatori ma come performers e istruttori. Sono stati tre giorni all’insegna dell’adrenalina e del divertimento, ci siamo esibiti nella piazza principale della città in mezzo a tanti occhi curiosi e abbiamo fatto conoscere la nostra disciplina grazie anche ai numerosi workshop.

 

 

 

 

 

 

www.xtremedays.it

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Spettacolo

Saggio 27 maggio 2017

Quest’anno la nostra associazione compie 5 anni, un bellissimo traguardo per noi e per questa piccola ma speciale realtà. Pensando al nostro compleanno abbiamo rivissuto un po’ la nostra storia, e, col sorriso, abbiamo ricordato le avventure del nostro cammino. Molti di voi ci seguono da anni, e probabilmente hanno visto tutti i nostri spettacoli, ma altri ci conoscono stasera per la prima volta. Così, abbiamo pensato di raccontarvi come è nata la pazza idea di passare le serate appesi per aria e perché continuiamo a farlo con passione sempre più grande.

Nel 2009, proprio qui, durante il centro estivo del Bearzi, l’acrobata Gabriel Iturraspe si esibì, raccontando la sua vita attraverso la magia della danza aerea. Tutti i ragazzi rimasero molto colpiti, ma Giovanni e Daniele si innamorarono perdutamente della leggerezza che il corpo poteva assumere in aria, tanto che chiesero a Gabriel di poter imparare da lui. Gabriel però, abitando a Firenze, non poteva essere presente regolarmente per le lezioni, così Giovanni e Daniele decisero di provarci da soli, cercando di ricordare i suoi insegnamenti… e sperando che andasse tutto bene. Dopo un anno di allenamenti solitari, un giorno Elisa li vide e rimase affascinata da quei tentativi un po’ folli di usare i tessuti e subito si unì al duo, curiosa anche lei di scoprire e imparare questa disciplina sconosciuta…

Allenarsi sui tessuti era diventata ormai una necessità, era troppo bello essere sospesi a svolgere acrobazie e lasciare il corpo libero di muoversi nell’aria. Svolta qualche piccola esibizione, aveva iniziato a farsi strada il bisogno di costruire un’identità e ampliare il gruppo. Fondamentale, in questo senso, è stato il supporto della cooperativa “il Domani”, che ha organizzato il nostro primo corso di danza aerea e il primo saggio in questa palestra, nel freddissimo febbraio del 2012. Tra i tre allievi di quel corso c’era anche il fedelissimo Gian che non ha più abbandonato i tessuti.

La cooperativa è stata un aiuto fondamentale per crescere, ma stava nascendo il desiderio di creare una realtà autonoma: così fu fondata l’associazione sportiva dilettantistica. Le persone c’erano, bisognava solo trovare un nome: tumbler, da acrobata, più art. Facile, no? Forse immaginavate che la scelta del nostro nome fosse il frutto di mille sofisticati ragionamenti, però Tumblerart funziona, vero? Il primo anno c’erano solo cinque allievi, che a fine corso hanno presentato lo spettacolo dal titolo “Equilibrio a due, acrobazie tra i sentimenti”. Tra loro c’era anche Laura, che due anni dopo è entrata a far parte del direttivo.

Nell’estate del 2015 gli impegni tra spettacoli e workshop cominciarono ad essere troppi per i soli cinque componenti del direttivo. I partecipanti ai corsi erano sempre più numerosi e cresceva la voglia di esibirsi il più possibile. Così, Giovanni propose di creare il Big Team, un gruppo che si allena in modo intenso, quasi agonistico, finalizzato alla ricerca di acrobazie di alto livello e coreografie di gruppo molto evolute. Gli allievi che hanno scelto di partecipare, con la loro voglia di impegnarsi, crescere ed allenarsi, hanno dato una grande spinta a tutto il team. Gli allenamenti dello scorso anno sono culminati in Report, un saggio finale centrato sul tema dell’ambiente. Questo spettacolo è stato entusiasmante, ma anche molto impegnativo e logisticamente complesso, tanto che non è stato possibile presentarlo in altre location. Da qui la necessità di creare uno spettacolo itinerante, che desse rilievo alla crescita individuale di ogni atleta. Così, è nato Sylka che rappresenta il tessuto e ciò che ci unisce.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Eventi

Grotta Gigante

Dopo le fatiche di Friuli DOC, siamo andati a cercare un po’ di silenzio e tranquillità in grotta. Siamo stati invitati dalla gentile direzione della Grotta Gigante a fare un’ esibizione di highline e danza aerea nelle profondità del sottosuolo.

Io, Marco ed Elisa ci troviamo la mattina presto e scendiamo in grotta a preparare l’highline e i tessuti. Il tempo sottoterra scorre veloce; torniamo alla luce del sole per un pranzo veloce e subito ci prepariamo per le esibizioni che ci aspettano: saranno quattro. una per ogni visita guidata del pomeriggio.

Arriva il primo gruppo, sono cento persone. Anche se siamo all’interno di una delle grotte turistiche più grandi al mondo, cento persone sono sempre tante, e occupano tutta l’area sottostante l’highline e intorno ai tessuti. L’ambiente è uno dei più suggestivi in cui ci siamo mai esibiti. Il silenzio, la grandezza e la bellezza della natura che abbiamo intorno è incredibile. La camminata nel vuoto di Marco, e il danzare mio e di Eli in questo spazio surreale ci proiettano in esso, facendoci entrare in una sintonia incredibile con la grotta.

Passiamo il pomeriggio a esibirci e giocare con questa dimensione aerea nuova e bellissima. Da ogni angolazione la grotta ci regala visioni e stupori continui, la natura al suo interno si è superata!

 

Di seguito delle foto e il link del video che lo staff della Grotta Gigante ha montato, delle riprese stupende e un montaggio davvero bello.

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Grazie di cuore a tutti

Gio

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Spare Time

Rifugio Tolazzi

Agosto. In un caldo e assolato pomeriggio siamo ospiti dagli amici Sara e Alberto del Rifugio Tolazzi. Il Tolazzi è situato nel cuore della Carnia, punto di partenza e di arrivo di fantastiche camminate che attraversano le valli e toccano delle cime di straordinaria bellezza. Posto di ristoro e accoglienza per tutti gli alpinisti, escursionisti, amanti della natura e curiosi che si inoltrano su queste montagne che alla fine della giornata si rilassano in un luogo amico.

Alla fine di questa giornata di Agosto, anche noi ci rilassiamo al Rifugio Tolazzi. Danzando in mezzo a cime rocciose e cieli blu infiniti, come solamente in montagna si possono respirare.

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Spettacolo

Report – 24/04/2016

Quest’anno i Tumblerart sono fieri di presentarvi Report, uno spettacolo davvero unico nel suo genere.

Di seguito tutte le letture e i brani utilizzati durante l’esibizione.

 

Delibera di Parigi

Brano: Merlion – Emancipator

Dal 30 novembre al 12 dicembre 2015 nella capitale francese si è tenuta La Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici organizzata dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite. L’obiettivo della conferenza è stato quello di concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione, un accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le nazioni. Il risultato chiave è stato quello di limitare il riscaldamento globale a meno di 2 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali. L’accordo prevede un’emissione inquinante di gas serra pari a zero da raggiungere durante la seconda metà del XXI secolo.

(Wikipedia)

 

Acqua

Brano: Vibrasphere – Meander

Come si avvicina bramosa quest’onda, quasi che ci fosse qualcosa da raggiungere! Con che furia terribile si insinua nei più intimi interstizi degli anfratti rocciosi! Si direbbe che voglia prevenire qualcuno; sembra che là sia nascosto qualcosa che ha valore, grande valore. – E ora se ne torna indietro, alquanto più lentamente, ancora tutta bianca dall’eccitazione, – è delusa? Ha trovato quello che cercava? Fa finta di essere delusa? – Ma già un’altra onda si avvicina, ancora più bramosa e selvaggia della prima, e anche la sua anima sembra essere piena di segreti e della voglia di scavare tesori. Così vivono le onde.

(Friedrich W. Nietzsche)

 

L’acqua è la materia della vita. È matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senza acqua.

(Albert Szent-Gyorgyi)

 

In tutto l’universo non vi è nulla di più morbido e debole dell’acqua. Ma nulla le è pari nel suo modo di opporsi a ciò che è duro. Nulla può modificare l’acqua. Che la debolezza vinca la forza, che la morbidezza vinca la durezza ognuno sulla terra lo sa, ma nessuno è in grado di fare altrettanto.

(Lao Tzu)

 

L’isola di plastica

Brano: Back She Comes – Massive Attack

Ci sono voluti undici anni di misure, ma alla fine la quantità di plastica che galleggia al centro del Pacifico Settentrionale è stata determinata con una certa accuratezza. Si tratta di un’immensa massa di spazzatura: oltre 21 mila tonnellate di microplastica. L’accumulo è noto da parecchio tempo, perlomeno dalla fine degli anni ’80, e ha un’età di oltre 60 anni. Un gigantesco vortice di correnti superficiali ha concentrato in quest’area i rifiuti gettati o persi da navi in transito, formati principalmente da materiali plastici. Questa concentrazione dipende dal fatto che la plastica non è biodegradabile e permane per tempi lunghissimi nell’ambiente. Una lentissima degradazione a opera principalmente della luce del Sole, scompone i frammenti plastici in sottili filamenti. Questi residui, non sono metabolizzabili dagli organismi, e finiscono per formare un vero e proprio “brodo” nell’acqua salata dell’oceano.

(Alina Polonia, Sapere scienza)

 

In media una gomma da masticare impiega 5 anni per degradarsi naturalmente:

  • Una bottiglia o un sacchetto, piatti e posate di plastica (100-1000 anni)
  • Una lattina d’alluminio per bibite (10 -100 anni terreno – 500 anni mare)
  • Un mozzicone di sigaretta (1-2 anni terreno – 2-5 anni mare)
  • Una bottiglia di vetro (circa 400 anni terreno – 1000 anni mare)

 

Aria

Brano: Always and Forever – Seconds Suspence

Arrivò di colpo dietro la siepe e la passò con un salto; nessuno l’aveva visto venire, nessuno lo vedeva, ed era dapperttutto. Era giù basso sull’erba, che si piegava e si alzava in strisce d’un verde pallido quasi cenerino; più giù ancora, nella conca bruna dello stagno, che si apriva e si allargava. Era in alto, lungo i lini bianchi, appena lavati e messi sulla fune; più in alto ancora, tra i ciuffi degli alberi, tremanti in ogni foglia.

(Giuseppe Fanciulli)

 

Ha poteri straordinari e porta con sé una linfa vitale, il vento, che forse proviene da mondi sconosciuti. Quando veniamo investiti da quella brezza, proviamo un benessere incredibile, le nostre idee diventano più chiare e anche i pensieri si dilatano fino a farci vedere quanto di solito non riusciamo a scoprire. Nel vento può stormire la vita, se siamo in grado di sentire la sua voce.

(Romano Battaglia)

 

Inquinamento dell’aria

Brano: Remnants – Disturbit

Il clima della Terra è cambiato. Dopo quasi due secoli di consumo di combustibili fossili, la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera ha raggiunto le 400 parti per milione, in particolare a causa del contributo sempre più importante dei processi di combustione degli ultimi decenni. Una tale concentrazione è sufficiente per avere un incremento di un grado Celsius delle temperature medie globali, e un riscaldamento ulteriore via via che i gas serra entrano nell’atmosfera. Il pianeta non conosce una concentrazione di CO2 così alta da almeno alcune centinaia di migliaia di anni. Ogni anno, vengono scaricati in atmosfera circa 35 miliardi di tonnellate di CO2, con una tendenza all’aumento. Come se non bastasse, l’agricoltura, la deforestazione e altre attività hanno contribuito all’effetto serra con ulteriori emissioni di gas come il metano.

(David Biello, Scientific American, novembre 2015)

 

Terra

Brano: Endless Taless – The Polar Dream

Guarda gli alberi, guarda gli uccelli, guarda le nuvole, le stelle… E se hai gli occhi potrai vedere che l’esistenza intera è ricolma di gioia. Ogni cosa è felicità pura. Gli alberi sono felici senza alcun motivo; non diventeranno primi ministri o presidenti e non diventeranno ricchi – non hanno nemmeno un conto in banca! Guarda i fiori. È incredibile come siano felici i fiori – e senza alcuna ragione.

(Osho)

 

In natura niente è perfetto e tutto è perfetto. Gli alberi possono essere contorti, incurvati in modo bizzarro, ma risultare comunque bellissimi.

(Alice Walker)

 

Where do the children play?

Brano: Cat Stevens – Where do the children play?

Sì, credo sia bene costruire i jumbo o viaggiare su treni cosmici Accendere l’estate da una slot machine sì, prendete quello che volete se lo volete perché potete prendervi tutto.

So che abbiamo fatto tanta strada e ogni giorno progrediamo e allora ditemi, dove giocano i bambini?

Stendete le strade sopra l’erba fresca per i vostri camion che spandono gas di scarico e le fate lunghe, e resistenti ma questi continuano e continuano e sembra che non si riesca ad uscirne

So che abbiamo fatto tanta strada e ogni giorno progrediamo ma ditemi, dove giocano i bambini?

Avete aperto una crepa nel cielo le ruspe riempiono l’aria ma costruirete sempre più in alto fino a che lassù non ci sarà più posto? Ci farete ridere, ci farete piangere? Ci direte quando vivere, ci direte quando morire?

So che abbiamo fatto tanta strada e ogni giorno progrediamo ma ditemi, dove giocano i bambini?

(Cat Stevens – Where do the children play – traduzione)

 

Riflessione

Brano: We move lightly – dustin o’hallo run

Siamo entrati in quello che potrebbe essere chiamato il massimo termico dell’Antropocene, un’era di riscaldamento globale causato da una specie con una particolare propensione per il consumo di combustibili fossili e la deforestazione. Proprio ora, nel 2016, potrebbe essere l’ultima volta che qualcuno respira aria con concentrazioni medie di CO2 inferiori a 400 parti per milione, poiché questo valore sembra aumentare in modo inesorabile. Ma non siamo tenuti a far crescere questo valore per sempre.

(David Biello, Scientific American, novembre 2015)

 

Pensate al futuro che ci aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete nulla.

(Rita Levi Montalcini)

 

 

Brani Coreografie

  • Hide & Seek – Imogen Heap
  • Vibrasphere – Meander
  • Radioactive – Imagine Dragons
  • Atlantico – Chris Snelling
  • Young and Beautiful – Lana del Ray
  • The Glitch Mob – More Voltage
  • You and Me – Flue Remix
  • Cristallyze – Lindsay Stirling
  • Fly By Night – The Glitch Mob
  • Mondo – Cesare Cremonini

 

 

Klimahaus Bremerhaven 2012_D

Salar de Uyuni, Bolivia 2011_D

Rio de La Plata, Uruguay 2011_D

Passo degli scalini, AlpiGiulieOccidentali2015_D

Potosí Bolivia 2011_D

Lago di Cornino, Forgaria nel Friuli 2013_D
Isole Ionie_Λευκάδα_Grecia 2014_D

Cañón del Colca, Perú 2011_D

Alpi in volo 2015_D

Auronzo di Cadore 2014_D

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Eventi

Report

Duro lavoro, costanza e passione ci hanno portato a presentarvi REPORT. Questo spettacolo è frutto di una continua ricerca artistica e di un costante lavoro di preparazione fisica portato avanti nell’ultimo anno da un ristretto gruppo di acrobati.

In REPORT abbiamo voluto mettere tutta la nostra passione e preoccupazione per il nostro pianeta che ogni giorno l’essere umano stupra e sfrutta. Incipit è stato per noi il COP 21, il congresso tenutosi a Parigi nel novembre 2015. Il fatto poi di allenarci in una giornata di fine ottobre in cui ci trovavamo a circa 800 m slm con 23°C… beh, ha fatto il resto.

Speriamo di non turbarvi troppo… ma in fondo anche questo è uno dei nostri obiettivi.

Vi aspettiamo il 24 Aprile 2016 alle ore 21.00 presso la palestra dell’istituto salesiano G. Bearzi in via don Bosco, 2!

 

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Spare Time

Tumblerart e neve

L’inverno sta finendo, e la neve arriva a coprire le verdi montagne. Tutto nella norma, o quasi. In realtà il meteo sempre strano mi è perfetto. Posso tentare un progetto che avevo in testa da qualche mese, ma non ero mai riuscito a provare, vuoi per il lavoro o per la assenza di neve appunto…quindi la domenica mattina mi alzo di buon ora, carico in macchina lo zaino con il tessuto e gli sci (non si sa mai), e via verso la Carnia.

Arrivato a Fielis la neve purtroppo non è abbastanza per poter salire con gli sci e mi tocca abbandonarli da soli in macchina. Inizio a salire a piedi verso lo stavolo dell’amico Simone, la strada d’estate si fa in macchina, non sembrava molto lunga. D’estate era facile con l’attrezzatura nel bagagliaio della macchina.

Sudando un po’ arrivo finalmente allo stavolo, è un piccolo paradiso, difficile da descrivere a parole. Una piccola casetta nel mezzo di un solare pendio, circondata da stupendi boschi di pini. Il telefono non prende più e ci si stacca della civiltà. Grazie ai lavori fatti da Simone non manca nessuna comodità: un bel fuoco, tavolini e sedie fatte con i tronchi degli alberi, sdraio per prendere il sole sulla terrazza e naturalmente dei pali per appendere i tessuti tra gli alberi.

Mentre preparo l’attrezzatura riprende a nevicare. Il momento è perfetto. Tiro su il tessuto, tolgo gli scarponi e via. Il freddo è fortissimo, la sensibilità dei piedi l’ho persa praticamente subito, ma sono leggero come i fiocchi che scendono intorno a me. Sono felice in mezzo alla neve, in mezzo ai fiocchi, nel silenzio del bianco tutt’intorno. Che bellezza. Sono costretto a smettere quando anche le mani hanno perso sensibilità, non riesco più a tenermi sul tessuto. Si vede che è ora di bere un thè guardando la neve che scende in questo piccolo paradiso.

Grazie a Simone ed agli amici che erano su quel giorno per l’ospitalità ed il supporto, stupendi e gentilissimi. Presto torneremo verso la Carnia con i tessuti!

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Spare Time

Canebola

Prima di un inverno che sembra non arrivare mai, c’è stato un autunno che sapeva poco di autunno. Chi le capisce più le stagioni. Temendo che i sabati di tempo stabile e caldo finissero presto (illusi), ci organizziamo in fretta e furia per fare un tumbler picnic. Sabato, non domenica perché la domenica ci sono i cacciatori, e non vorremmo diventare salami, ci basta farli sui tessuti, o in caso mangiarli. Destinazione: bocchette di Sant Antonio, sopra Canebola. Siamo un bel gruppo e iniziamo bene la giornata. Con un caffè. Carichiamo il tumbler mezzo e inizia la salita verso gli alti prati. Saliamo con calma, picnic stye, fermandoci a bere caffè con amici e a guardare i fiori.

La gita di piacere finisce quando bisogna portare la struttura nel prato che abbiamo scelto. Vicino, ma mai abbastanza, al parcheggio. In realtà siamo bravissimi, la struttura la montiamo a tempo record e ci rendiamo subito conto di esserci presi uno spazietto in paradiso. Sospesi in aria, la pianura friulana si distende sotto di noi, in fondo il sole si riflette sul mare. Il vento poi ti ruota sul tessuto, e appare davanti agli occhi il Kanin, quasi incorniciato dal bosco di latifoglie antecedente sul crinale del Joanaz. Cielo limpido e leggera arietta, girandosi a testa in giù diventa poi tutto più magico. Il pavimento azzurro, infinito, e il Friuli completo sopra la testa. Magico. Abbiamo anche la musica, e siamo tutti rapiti dalla bellezza che ci contorna. Quando non si sale sul tessuto si sta distesi sul prato a godere del sole che scalda la pelle. Qualcuno passa tutta la giornata disteso…

 

Tra un acrobazia, un salame, una birretta e un altra acrobazia, la giornata finisce. Rimaniamo sui prati a guardare il tramonto, quasi ubriachi di bellezza dopo una giornata cosi. Amicizia, acrobazia e bellezza. Una giornata piena di gioia e spensieratezza. Ci è piaciuto cosi tanto il posto che qualcuno è tornato anche il giorno dopo, a prendere i pezzi dimenticati…

Consigliamo a tutti di fare un giro a guardare il tramonto da là un giorno, è davvero bello anche senza tessuti!

Gio

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